CASTELLO DI MAGNALE

La più antica memoria relativa a Magnale risalirebbe ad un contratto di locazione dell’aprile 1028 e riferito a terreni compresi nel vicino piviere di San Pietro a Pitiana: dal 1103, con il passaggio di metà castello dai Guidi all’Abbazia di Vallombrosa, questa rilevò l’effettiva proprietà sul luogo e sul distretto comprendente i vicini Pagiano, Ristonchi e San Miniato al Poggio. Gli abati, in qualità di Conti di Magnale, ebbero sin dal 1226 il potere di nominare un visconte (spesso membro di nobili famiglie fiorentine) avente il ruolo di governatore del distretto. Il complesso occupa la sommità di un alto poggio degradante dalla Consuma, compreso tra i torrenti Vicano di Tosi e Vicano di Pelago: esso comprende oggi la chiesa di San Niccolò, l’attiguo oratorio, il cimitero ed un agglomerato di case. Fuori dal cassero risultava presente la chiesa di Santa Maria, utilizzata dagli abitanti del borgo tra i secoli XI e XIII. La rocca è identificabile in alcuni resti dell’originaria cinta muraria, della quale sono visibile due archi parzialmente interrati corrispondenti molto probabilmente a due antichi accessi al castello.

È distante dal percorso circa 2000 metri.

Al chilometro 69800 circa, al culmine della salita svoltare a destra prendendo la strada sterrata di sinistra, proseguendo a diritto fino all’imponente costruzione del Palagio del Commissario.

  • NORDIK WALKING PARK PELAGO”

È situato lungo il PERCORSO 7, a 4300 km dal punto di partenza di Raggioli.