CASTELLO DI RISTONCHI

Il Castello di Ristonchi, posto sulla cima di un poggio alla sinistra del torrente Vicano di Pelago, viene chiaramente nominato per la prima volta nel 1102 all’interno di una donazione di beni mobili ed immobili, comprendenti sia il castello che le sue pertinenze, fatta in favore dell’Abbazia di Vallombrosa. La proprietà precedente era probabilmente dei Da Quona, vicini ai Guidi ed al tempo coinvolti in varie donazioni ai monaci vallombrosani. Del castello originario, attestato nei documenti con vari toponimi, non restano molte tracce: solamente nel corso di alcuni restauri post-bellici della chiesa di Sant’Egidio, luogo di culto anticamente interno al fortilizio, si individuarono alcune pietre rozzamente lavorate appartenenti probabilmente ad una precedente costruzione. Il possente torrione rappresenta attualmente l’unica testimonianza del cassero: distrutto dagli attacchi ghibellini a metà Duecento, fu ricostruita in forme più maestose dall’Abate Flaminio nel 1346. A Ristonchi vi era inoltre la chiesa di San Giorgio, luogo di culto dell’adiacente comunità rurale e unita a Sant’Egidio nel 1299, della quale tuttavia è ignota la collocazione. Ancora nel secolo XIV il luogo risultava importante punto strategico di difesa della Signoria di Firenze.

È distante dal percorso circa 300 metri.

Al chilometro 32500 circa, nel momento in cui il percorso si inserisce in un tornante svoltando verso sinistra, scendere verso destra e proseguire fino a raggiungere il complesso di Ristonchi.