SAN GIUSTO A FALGANO

Falgano, feudo dei Conti Guidi del ramo di Battifolle, Romena e Poppi, vide sorgere l’antico castello nell’odierna località di “Alberi”, posta sopra l’odierno abitato sulle pendici meridionali del Poggio Bai: resta qualche traccia in una torre quasi del tutto demolita, in un’area più ampia dove permangono interessanti tracce e resti di strutture medievali, tra cui un corpo di fabbrica con paramento murario a filaretto. Questa località è rammentata ancora come “castellare” in alcuni documenti del priorato dei Camaldolensi di Tosina e più frequentemente fra quelli della Badia vallombrosana di San Fedele a Strumi: a cavallo del 1700 questi ultimi donarono questo diritto al Vescovo di Fiesole Filippo Neri Altoviti (1674-1702), il quale in quell’occasione unì i due popoli di San Giusto e Santa Maria a Falgano, pur mantenendo distinte le chiese. La chiesa di San Giusto, posta su un ripiano lungo la via che anticamente collegava Poggiocenci con Alberi, è caratterizzata da una facciata a bozze di pietra e subì importanti lavori di rifacimento in epoca granducale: l’interno, recentemente restaurato, presenta un arredo assolutamente modesto in cui l’unica opera antica è una tela di scuola fiorentina.

È distante dal percorso circa 100 metri.

Al chilometro 68400 circa, al culmine della salita svoltare a destra prendendo la strada sterrata di sinistra, proseguendo a diritto fino all’imponente costruzione del Palagio del Commissario.