VILLA DI MELOSA

Citata sin dal 1077 con l’appellativo di “Melusa”, viene ricordata successivamente fino al secolo XIII senza che ci siano mai riferimenti ad un castello: si menziona sin da allora un aggregato rurale già parzialmente sotto l’influenza vallombrosana. Sappiamo che nel secondo Quattrocento la villa apparteneva alla famiglia Doni, unita in matrimonio con i locali Da Magnale nel 1494, e che la parte nord-orientale più antica risale a quell’epoca: le due torri cilindriche che caratterizzano questa zona dell’edificio, pur rimandando ad una fortificazione, costituiscono in realtà un elemento aggiunto con buona probabilità soltanto in occasione dei restauri del secolo XVII. In quegli anni si ebbe infatti il passaggio della villa dai Doni alla famiglia dei Bourbon del Monte in seguito ad un’eredità: le due torrette furono collegate da una tettoia demolita negli anni ’30-’40 del secolo scorso. A collegare le parti quattrocentesca e seicentesca sud-occidentale è un cortile a due loggiati, elemento architettonico che divenne centrale: i Doni riunirono infatti in un unico complesso quello che nel 1583 era ancora indicato come un aggregato di case denominate “Melosa”.

È distante dal percorso circa 1200 metri.

Al chilometro 3100 circa, si devia a destra prendendo la strada in discesa verso Pagiano proseguendo per circa 600 metri, svoltando a destra e proseguendo a diritto oltre la piccola chiesa di San Martino a Pagiano per altri 600 metri. L’edificio oggi è purtroppo in stato di abbandono.