VILLA DI PITIANA

Tra le donazioni che nel 1039 la Badessa Itta fece a San Giovanni Gualberto per la fondazione di Vallombrosa era presente anche un podere con orto e vigna a Pitiana, necessario al sostentamento dei monaci. Contesa tra Guelfi e Ghibellini nel secondo Duecento e con le caratteristiche tipiche della casa da signore con fortificazioni ed un’alta torre, è noto l’interesse manifestato nel 1483 da parte di Lorenzo il Magnifico de’ Medici, che tentò invano l’acquisizione dal generale Biagio Milanesi. Al 1610 risale l’aggiunta dell’ala posteriore, con la facciata a tre piani. Con la soppressione dell’Abbazia di Vallombrosa e le confische napoleoniche del 1808, la villa e i suoi possedimenti passarono a dei privati, nella fattispecie ai nobili Grottanelli. Alla fine dell’Ottocento la fattoria fu trasformata definitivamente in villa, acquisendo una facciata di derivazione rinascimentale. Da segnalare come, appena fuori dall’area della villa, fino al 1924 il complesso di Filiberti sia stato utilizzato come stazione intermedia della celebre cremagliera che dalla partenza di Sant’Ellero conduceva fino a Saltino presso Vallombrosa, località di villeggiatura montana icona della Belle Èpoque.

  • ITINERARIO CICLOTURISTICO “LA LEONESSA”

È situato lungo il percorso, al chilometro 9000 circa.